M: Sono circa 30 anni che ci conosciamo e collaboriamo, io ero agli inizi come fotografo, tu invece già lavoravi come hair stylist, eppure non è che sei tanto più vecchio di me, insomma, quando hai cominciato?
A: Marco, è davvero incredibile pensare che siano passati già 30 anni! Ho iniziato la mia carriera come hair stylist a 15 anni, frequentando una scuola di parrucchieri a Roma.
M: Aspè ti interrompo un attimo. Quindi ad oggi hai la bellezza di una quarantina di anni di esperienza alle spalle. Io mi ricordo quando ci conoscemmo alla fiera della fotografia. Stavo allo stand di ISF e Polaroid, srotolai una pellicola fotografica e ti chiesi di inventare qualcosa. Tu in pochi minuti tirasti fuori un’acconciatura inserendo la pellicola tra i capelli della modella. Era pazzesca, e tu avevi una carica incredibile. Salto nel tempo fino ad oggi, e tu dopo tutti questi anni hai ancora la stessa carica, ma non ti sei stancato? Cos’è che ti ispira?
A: Ricordo perfettamente quel momento, e ricordo perfettamente la tua espressione di meraviglia, la stessa che hai ora nel raccontare questo aneddoto. Ti brillano gli occhi. Ecco cosa mi ispira. Vedere la soddisfazione negli occhi e sui volti delle persone che si affidano a me. Come potrei stancarmi di questo? Forse amo talmente ciò che faccio che riesco a trasmettere questa passione.
M: Verissimo! E a proposito di soddisfazione, qual è stata la tua più grande?
A: Sai, mi ha sempre affascinato il cinema sin da bambino, quando iniziai a lavorare come parrucchiere il mio desiderio era di poter stare su un set, dietro le quinte. Mi immaginavo con le mani tra i capelli di attrici e attori. Non avrei mai immaginato di avere la fortuna un giorno di realizzare quel desiderio. Ora mi trovo a collaborare frequentemente con le produzioni, anche perché grazie allo streaming sono aumentate. Questo per me, oltre a essere una grande soddisfazione, è anche un ulteriore stimolo a crescere e cercare di migliorare sempre.
M: E adesso hai anche lanciato una tua linea di prodotti per capelli. Un passo molto impegnativo. Qual è stata la motivazione che ti ha spinto?
A: Sì, e ne sono estremamente felice! Ho voluto riunire tutte le mie esperienze, ho ascoltato le esigenze delle mie clienti di ogni età, dalla studentessa alla casalinga, all’attrice, o direttrice di banca, perché alla fine, in un modo o in un altro, tutte desiderano sentirsi bene con sé stesse, e un capello ben curato, vivo, e bello da toccare e vedere, ti aiuta a sentirti bene. Così è nata la mia linea di prodotti per capelli. Il fine è sempre lo stesso, dare benessere, vedere la soddisfazione sui visi di chi si affida a me.
M: Tecnicamente parlando, è stato difficile il procedimento per arrivare a questi prodotti?
A: Ovviamente non è che mi sia messo a fare il piccolo chimico provando intrugli vari nel retro del salone! Come ti dicevo prima, ascolto molto le richieste e le esigenze delle clienti, e di conseguenza avevo le idee ben chiare su come dovevano essere questi prodotti. Ho testato diverse formulazioni da differenti aziende produttrici, collaborando a stretto contatto con loro per arrivare ai prodotti che avevo in mente. Questa è stata la parte più lunga perché non volevo compromessi. Non deve esserci un “sì, ma…”. La qualità per me deve essere totale. Deve esserci il fattore wow! e alla fine sono state proprio le mie clienti a dare l’approvazione.
M: Non è mai tutto rose e fiori, hai avuto momenti in cui qualcosa è andato storto, e come l’hai affrontato?
A: Senza errori non si impara, senza cadute non ci si rialza. A volte ti capitano imprevisti che impattano pesantemente. Non potrò mai dimenticare quello che è stato il momento peggiore. Anni fa, un grave imprevisto familiare ha impattato totalmente sulla mia attività, tanto da arrivare quasi a chiudere. Ma amo troppo questo lavoro, e non volevo mollare. Ho avuto la fortuna di avere amici che mi hanno sostenuto, anche economicamente. A loro va tutta la mia gratitudine. Ho così azzerato tutto e ricominciato, con più entusiasmo e determinazione. Grazie a questi eventi negativi, ho molta più esperienza. Ho capito sulla mia pelle che quelli che noi chiamiamo fallimenti sono invece grandi lezioni e opportunità per fare meglio. L’importante è rialzarsi dopo la caduta e non mollare mai.